http://www.pupia.tv - Pozzuoli (NA) - Una folla di 4mila persone ha partecipato nel Palasport di Pozzuoli per il rito funebre delle 38 vittime del tragico volo di domenica sera dal viadotto dell'A16 di un bus turistico. Tra le salme non c'è quella di Ciro Lametta, l'autista del pullman, per la quale si attende l'esame autoptico. Presenti il premier Enrico Letta, i ministri delle Politiche agricole, Nunzia De Girolamo, e dell'Ambiente, Andrea Orlando, il governatore della Campania, Stefano Caldoro, il leader del Pd, Guglielmo Epifani. Molta gente si è assiepata fuori, lungo la salita che porta all'ingresso della struttura sportiva dove è stato posizionato un maxischermo.
La cerimonia è iniziata con la lettura dei nomi delle 38 vittime. "Di fronte ad una tragedia, in cui sono state troncate tante vite umane, forte è lo sconcerto, è difficile parlare. Ogni parola detta può suonare banale, fuori posto o solo formale. Verrebbe solo di tacere o gridare il proprio dolore". Questo uno dei passaggi dell'omelia monsignor Gennaro Pascarella, vescovo di Pozzuoli. "Solo nella parola di Dio -- ha aggiunto il vescovo -- troviamo orizzonte di speranza. Sguardo va su crocifisso trafitto, parola di Dio pienamente dispiegata". "A tutti noi spetta essere solidali. -- ha continuato -- La prima solidarietà è il rispetto delle regole. Questo tempo di sofferenza sia tempo di condivisione. Non lasciamo soli questi nostri fratelli, soprattutto quelli che si sono ritrovati senza più sostegni anche economici. Ai magistrati spetterà fare chiarezza sugli incidenti, ad altri trovare impedire che, per quanto possibile, si ripetano simili incidenti".
Il vescovo ha quindi sottolineato il telegramma di solidarietà fatto arrivare da Papa Francesco e "l'abbraccio da parte di tutta l'Italia rappresentata qui dal presidente del Consiglio. Adesso -- ha concluso Pascarella -- bisogna fare in modo che il "dolore non ci chiuda ma possa diventare trampolino di lancio per realizzare una convivenza più bella