http://www.pupia.tv - Napoli - Con un lungo post Claudio de Magistris, fratello del sindaco di Napoli, mette a tacere le polemiche sul suo possibile ruolo nella macchina organizzativa del Forum delle Culture, in programma a settembre. «Mai ricevuta alcuna proposta, non ci sarà alcuna contrattualizzazione», dice, in sintesi, il fratello del primo cittadino che al Comune di Napoli presta le sue competenze di promoter di eventi gratuitamente e che, in base a diversi rumor, avrebbe dovuto essere «assunto» al Forum con tanto di parcella. Ipotesi che ora Claudio de Magistris spazza via.
Ecco cosa scrive su Facebook: «Ho assistito da fuori Napoli al dibattito che si è aperto in merito ad un mio possibile coinvolgimento nel Forum Universale delle Culture 2013, con contratto remunerato in qualità di responsabile organizzativo. Al mio rientro - spiega - mi sono concesso un giorno di riflessione e adesso vorrei chiarire alcune cose in relazione a quella che è stata semplicemente un'ipotesi, non avendo mai visto o ricevuto alcuna reale proposta. Anticipo che non ho alcuna intenzione di accettare incarichi, retribuiti o meno, per il Forum. La motivazione non è figlia dell'accusa di favoritismo familiare, che pure è circolata in questi giorni, e che contesto fortemente. Il mio cognome è per me motivo di orgoglio, ma certo non fonte di guadagno. Il mio percorso - lavoro da oltre vent'anni- l'ho fatto sempre seguendo ideali e passioni e quello che ho costruito, ad oggi, è per me motivo di soddisfazione e forza. E per questo non devo ringraziare nessuno».
Prosegue: «Non è neanche, la mia, una reazione causata dalla gazzarra a cui hanno partecipato in tanti portando, in alcuni casi con cattiveria e grandissima ipocrisia, non il loro pensiero, bensì il loro pregiudizio. Una gazzarra che è altra cosa dal dibattito sincero e onesto, che pur comprendo, sull'opportunità politica del mio ruolo nel Forum. Non è neanche dovuta alla volontà di evitare che Luigi, che ha sempre espresso contrarietà verso forme di contrattualizzazione da parte del Comune, fosse linciato dal "primo" di passaggio, magari per strumentalizzazione politica».
Conclude: «La motivazione che mi porta ad escludere un contratto è che, assistendo al dibattito di questi giorni, ho capito che un mio coinvolgimento nell'organigramma sarebbe diventato capro espiatorio di qualsiasi episodio legato all'evento e motivo di acuirsi delle dannose diatribe politiche che logorano e annoiano la città da anni. Sarebbe veramente difficile lavorare con serenità in questo contesto e rischierei, quindi, di danneggiare chi con passione si sta dedicando a mettere in piedi struttura e programma del Forum». (28.08.13)