Chi avesse in mano la pistola è forse ancora argomento di dibattito. Ma che, in Siria, la canna fosse fumante è fuori da ogni dubbio. E ora emergono le testimonianze di chi ha vissuto in prima persona l'attacco chimico durante la notte del 21 agosto, nella periferia di Damasco. Come queste due donne che 3 giorni fa hanno abbandonato le loro abitazioni. Ora sono rifugiate in Libano.
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