http://www.pupia.tv - Napoli - Nucleare, acqua e ricerca scientifica possono essere i temi sui quali fondare il processo di pace in Medio Oriente. È quanto è emerso dal dibattito tenutosi oggi, a Città della Scienza, nell'ambito della "Giornata mondiale della scienza per la pace e lo sviluppo" promossa dall'Unesco.
Il World Science Day si celebra ogni anno il 10 novembre: un'occasione per organizzazioni governative e non, scuole, comunità scientifiche e centri di ricerca, per mettere in rete esperienze e progetti, e per richiamare il ruolo della scienza come fattore di pace tra i popoli. "La scienza e la ricerca possono avere un ruolo strategico per la pace in Medio Oriente, tra Israele e mondo arabo -- ha spiegato Mahmoud Nasreddine, segretario generale del Centro studi strategici in Nord Africa e Medio Oriente -- ma per fare questo ci vogliono organizzazioni regionali che cooperino e che si controllino a vicenda almeno per quanto riguarda il nucleare. La comunità scientifica in questo modo aiuterebbe l'evoluzione dei territori e spingerebbe tutti alla pace".
"Queste giornate -- è intervenuto Vincenzo Lipardi, consigliere delegato di Città della Scienza -- puntano a trovare temi concreti su cui discutere e che poi saranno portati in sede Unesco a Parigi. Insomma sono momenti di comunicazione tra vari attori del mondo scientifico che mettono insieme un'agenda nuova sulla quale Unesco possa lavorare nel futuro". Domani a Città della Scienza, sempre nell'ambito della manifestazione, gli studenti stranieri della Comunità di Sant'Egidio riceveranno i diplomi per avere seguito il corso di italiano.
(09.11.13)