In migliaia in piazza in Australia per il Giorno nazionale contro il surriscaldamento climatico. Società civile, attivisti e comuni cittadini hanno protestato contro il governo, che “non tiene conto dei rischi” che l’assenza di una politica attenta ai problemi ambientale causa alla collettività. Criticano in primis l’abolizione della tassa sul carbone.
Adam Bandt, leader dei Verdi: “Il riscaldamento climatico sta già colpendo l’Australia, sì proprio adesso, dicono che da noi gli incendi ci sono sempre stati, ma mi chiedo: ‘Ne vogliamo ancora di più?’ Ed è quello che ci aspetta se non facciamo qualcosa per avere sotto controllo il surriscaldamento climatico”.
A livello internazionale la trattativa per il nuovo accordo sul taglio delle emissioni di gas serra in agenda per il 2015, sembra giunto ad un punto morto. A Varsavia, dove è in corso la Conferenza dell’Onu sul cambiamento climatico, le piazze si sono riempite di manifestanti che chiedono passi avanti. Il nodo sta nei costi, per i paesi industrializzati convertire il sistema produttivo in modo da diminuirne l’impatto ambientale resta antieconomico.