La formazione del governo tedesco passa per il salario minimo: la cancelliera Angela Merkel ammette che dovrà fare una concessione ai socialdemocratici su questa misura, anche se non la considera giusta. Senza i liberali, usciti dalla camera bassa, la CDU deve trovare un accordo con l’SPD.
“Le proverò tutte e la CDU cercherà di evitare di provocare la perdita di posti di lavoro”, ha affermato Angela Merkel. “Ma osservando la situazione in modo realistico è chiaro che i socialdemocratici non concluderanno i negoziati senza aver ottenuto l’introduzione di un salario minimo”.
L’SPD, che ne aveva fatto un cavallo di battaglia in campagna elettorale, chiede l’istituzione di un salario minimo di 8 euro e 50 all’ora per tutti. Il 17 per cento dei dipendenti tedeschi guadagna meno di questa somma.
L’apertura arriva in concomitanza con l’appello del commissario europeo agli Affari Economici e Monetari, Olli Rehn, a rafforzare la domanda interna con un adeguato aumento delle retribuzioni.