Una Grande Coalizione, con grandi ambizioni: è Angela Merkel a sintetizzare il programma dell’accordo siglato poco prima con i socialdemocratici, un accordo fatto di molte concessioni da una parte e dall’altra, e di accenni a un’Europa che la Cancelliera vuole in continuità con l’idea attuale:
“Lo spirito di questi negoziati di coalizione – ha tra l’altro detto – è che l’Europa ha un’importanza fondamentale, che viene sottolineata nel capitolo che le abbiamo dedicato. Abbiamo bisogno dell’Europa, la Germania può esser forte solo in un’Europa forte. E l’Euro come moneta comune rappresenta l’Europa unita”.
La Cancelliera ha poi ribadito il suo “no” a una “Unione europea del debito”, cioè agli eurobond.
In cambio di una riedizione della Grosse Koalition, che non produsse risultati eccelsi tra il 2005 e il 2009, i socialdemocratici hanno ottenuto tra l’altro il salario minimo di 8 euro e mezzo all’ora, un aumento delle pensioni per madri e lavoratori più deboli e la doppia cittadinanza per i figli d’immigrati nati in Germania.
L’accordo dovrà essere approvato nei prossimi giorni dalla base della SPD: un referendum tra gli iscritti del cui esito positivo il segretario socialdemocratico Sigmar Gabriel si è detto certo.