L’ufficializzazione del no ucraino all’accordo di associazione con l’Unione Europea alimenta ulteriori proteste e timori di tensioni, in una Kiev spaccata fra opposte manifestazioni.
Voci di agitatori armati e rinforzi alla polizia pronti a disperdere la folla non dissuadono il fronte pro-europeista dalla sua protesta.
Confortati dalla marea umana degli scorsi giorni in molti parlano di lotta a oltranza e invincibilità della piazza.
“Siamo stati troppo a lungo con la Russia senza alla fine ottenere niente – dicono altri -. Ci considerano come un loro satellite, ma siamo un paese a parte e desideroso di vivere meglio”.
Più inquadrati i ranghi dei sostenitori del Presidente, la cui marcia è trasmessa in diretta dalla TV di stato ucraina.
Una manifestazione ingrassata da pullman di manifestanti a spese dei partiti filo-governativi, che in parte fanno eco a Yanukovich, dicendo di non essere contrari all’accordo in sé, ma che i tempi non sono ancora maturi.
“Oggi siamo qui in piazza perché abbiamo a cuore il futuro del nostro paese – dicono altri -. Al momento non riteniamo necessaria l’integrazione europea. E’ per questo che sosteniamo il nostro presidente”.
Parole che sembrano fare eco a una propaganda, da giorni sui muri di Kiev nella forma di manifesti che descrivono l’associazione con l’Unione Europea come sinonimo di inflazione, disoccupazione e apertura al matrimonio gay.
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(2) L’ufficializzazione del no ucraino all’accordo di associazione con l’Unione Europea alimenta ulteriori proteste e timori di tensioni, in una Kiev spaccata fra opposte manifestazioni. (11/10)
(12) SOUND UP
(16) Voci di agitatori armati e rinforzi alla polizia pronti a disperdere la folla non dissuadono il fronte pro-europeista dalla sua protesta. (8/8)
(24) SOUND UP
(26 sot) Confortati dalla marea umana degli scorsi giorni in molti parlano di lotta a oltranza e invincibilità della piazza.
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(33” sot) “Siamo stati troppo a lungo con la Russia, senza alla fine ottenere niente – dicono altri -. Ci considerano come un loro satellite, ma siamo un paese a parte e desideroso di vivere meglio”. (10/13)
(46”) Più inquadrati i ranghi dei sostenitori del Presidente, la cui marcia è trasmessa in diretta dalla TV di stato ucraina. Una manifestazione ingrassata da pullman di manifestanti a spese dei partiti filo-governativi… (12/12)
(58” sot) ... che in parte fanno eco a Yanukovich, dicendo di non essere contrari all’accordo in sé, ma che i tempi non sono ancora maturi. (7/8)
(1’06 sot) “Oggi siamo qui in piazza perché abbiamo a cuore il futuro del nostro paese – dicono altri -. Al momento non riteniamo necessaria l’integrazione europea. E’ per questo che sosteniamo il nostro presidente”. (11/12)
(1’18”) Parole che sembrano fare eco a una propaganda, da giorni sui muri di Kiev nella forma di manifesti che descrivono l’associazione con l’Unione Europea come sinonimo di inflazione, disoccupazione e apertura al matrimonio gay. (13/13)