La Leopolda maggioritaria nel Partito Democratico. Per i 3 milioni di elettori del Pd andati a votare, le primarie sono state un autentico plebiscito. Matteo Renzi vince con il 68% delle preferenze.
Una vittoria che ridisegna e rifonda l’intero centro sinistra guidato ora dal sindaco di Firenze che per anni ne è stato il rottamatore.
“ A quel politico, a quel burcrate, a quell’alto papavero di sSato, ai teorici dell’inciucio diciamo: vi è andata male! Con il voto delle Primare vi è andata male: il bipolarismo è salvo” ha detto Renzi.
Le parole del sindaco di Firenze contro l’apparato di partito sono un messaggio assai poco velato a Massimo D’Alema e alla candidatura di Gianni Cuperlo. Il vecchio leader della Fgci, fermo al 18%, ha sottolineato che l’unità del Pd è il valore da difendere ma aggiungendo che le diverse anime del partito dovranno coesistere.
La reazione di maggiore fiducia per il futuro del Pd è quella di Pippo Civati, sconfitto, che ottiene solo il 14%, ma soddisfatto per quel che ha definito un momento fondativo del Partito. Renzi ha incassato gli auguri di Letta: lavoreremo assieme ha detto il Premier.