Pyongyang celebra il secondo anniversario della morte del leader Kim Jong-Il, con una cerimonia imponente che sottolinea e ribadisce la fedeltà all’attuale leader: il figlio trentenne Kim Jong-Un, insediato dal padre nel dicembre del 2011.
Decine di migliaia di militari e membri del partito, seduti in assoluto silenzio, erano presenti per applaudire calorosamente la sua apparizione sul palco.
Il “brillante leader” ha voluto trasmettere la sensazione del ritorno alla normalità dopo le misure repressive messe in atto negli ultimi giorni. Tra queste: la messa a morte dello zio, suo menotre e ex numero due del regime di Pyongyang, responsabile delle relazioni con la vicina Cina e accusato di tradimento da un tribunale militare.
Washington ha chiesto un fronte unito contro l’apparato repressivo di Kim Jong-Un, mentre la Corea del Sud ha lanciato l’allerta contro qualsiasi “provocazione” del suo vicino.
Intanto, a Seul, si manifesta e protesta con ‘‘profonda inquietudine’‘ per ció che accade costantemente nel regime nordcoreano.
Dalla sua nomina il giovane leader ha voluto dimostrare il suo potere rimuovendo numerosi personaggi a lui scomodi usando il pugno di ferro.