Un milione di rifugiati e un paese devastato da guerre etniche e di religione. È lo scenario che appare in repubblica cetrafricana dove l’Onu non riesce più a fare fronte all’emergenza e le associazioni umanitarie stanno partendo tutte. Solo Medici senza Frontiere resiste, ma solo per i casi gravissimi visto che gli scontri fra milizie cristiane e musulmane non si fermano.
La guerra è fra l’ex leader ribelle musulmano Michel Djotodia che ha spodestato il presidente cristiano Francois Bozize in marzo e le forze lealiste.
L’Unione africana ha inviato circa 4000 effettivi, 1600 circa la Francia, ma non riescono a garantire né la sicurezza né tantomeno la protezione degli aiuti per la popolazione. Sembra che per ora il compito delle truppe internazionali sia limitato all’evacuazione dei cittadini stranieri. L’onu avrebbe bisogno di circa 120 milioni di dollari per gestire un centinaio di giorni di crisi umanitaria. Soldi che non ci sono. E la gente in repubblica centrafricana, continua a morire.