Il Giglio ricorda fra amarezza e nuovi rinvii processuali i due anni dalla tragedia della Costa Concordia.
Una corona in mare davanti al relitto e una messa nella Chiesa in cui si improvvisarono i primi soccorsi non bastano però a molti per lenire il dolore.
“Quel giorno facevo parte dell’equipaggio e mi sono trovato a perdere cinque colleghi – ricorda Adriano Procopio -.
E’ per questo che mi trovo qui. Soprattutto per rendere omaggio a tutti coloro che hanno perso la vita”.
E in memoria delle vittime un minuto di silenzio è stato osservato al Teatro Moderno di Grosseto, che ospita il processo.
Qui, gli avvocati di parte civile riuniti nel pool “Giustizia per la Concordia” hanno inoltre inscenato un sit-in per chiedere che vengano riconosciute anche le responsabilità della compagnia.
Assente in aula, Schettino ha detto di associarsi al “dolore indelebile” dei familiari delle 32 vittime del naufragio.
L’udienza è stata subito rinviata a fine gennaio per uno sciopero degli avvocati penalisti: