Forse non in patria, ma in Germania il Presidente francese, François Hollande, ha ricevuto complimenti e incoraggiamenti ad andare avanti.
Nella sua conferenza – dalla quale ci si attendeva anche un accenno alle vicende più o meno private che campeggiano sulla stampa in questi giorni – Hollande ha fatto tre proposte per rafforzare l’asse franco-tedesco.
“Quello che il Presidente francese ha presentato ieri – commenta il Ministro degli Esteri tedesco – è in primo luogo qualcosa di coraggioso. E poi secondo me non ha ricevuto l’attenzione che meritava a causa di altri temi che sembravano interessare di più”.
Una delle proposte è quella dell’armonizzazione fiscale, “soprattutto per le imprese”, ha detto Hollande. Impegno già preso dal predecessore nicolas Sarkozy, che ne discusse con Angela Merkel, ma poi non fu fatto.
“La Francia – spiega un analista – è uno Stato centralista, almeno sulla carta, e quello che dice il Presidente dovrebbe essere fatto. Ma la realtà è spesso caratterizzata da una certa resistenza da parte della popolazione e del partito, come abbiamo visto spesso. E’ la ragione del fallimento di Sarkozy, e Hollande adesso ci riprova”.
Scetticismo che si accompagna a quello di chi fa notare che un’altra delle proposte, quella sull’accresciuta coordinazione in campo energetico, si scontra con la scelta tedesca di rinuncia al nucleare. E anche la terza proposta, sulla cooperazione militare, non è nuova nè semplice.