In Afghanistan resta alto il livello di allarme dopo l’ultimo grave attacco di un commando di Taleban nel centro di Kabul.
21 le vittime, tra cui tre membri dello staff dell’Onu e un rappresentante del Fondo monetario internazionale, è il bilancio di una violenza che aveva per obiettivo soprattutto la comunità internazionale presente nel paese.
“Condanniamo fermamente questi attacchi – ha dichiarato Ari Gaitanis, portavoce dell’ONU – Sono inaccettabili e devono essere fermati. L’impegno delle Nazioni Unite in Afghanistan non cambierà. Come ormai da decenni l’ONU è presente per aiutare il paese a raggiungere pace e stabilità”.
Rivendicato dai Taleban, l’attacco è partito con l’esplosione di un kamikaze davanti a un ristorante libanese frequentato da molti stranieri. In seguito all’interno dei locali è proseguito uno scontro a fuoco.
“Conosciamo bene questo tipo di continue minacce – ha dichiarato Sediq Sediqi, portavoce del Ministero dell’Interno – Siamo impegnati
a fondo per prevenire la violenza ed eliminare alla radice questo tipo di attacchi”
I Taleban hanno definito l’attacco una “vendetta” contro la morte di civili afghani durante gli scontri avvenuti 5 giorni fa nella provincia di Parwan, a nord di Kabul, contro le forze militari straniere.