Processo Meredith: Sollecito fermato vicino a frontiera

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Raffaele Sollecito, condannato nel nuovo processo d’appello a 25 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, è stato portato in mattinata negli uffici della Squadra mobile di Udine, dove gli è stato ritirato il passaporto. Aveva passato la notte in un albergo di Venzone, a una cinquantina di chilometri dalle frontiere slovena e austriaca.

Ventotto gli anni di carcere per Amanda Knox, che si trova negli USA. Per una richiesta d’estradizione bisognerà attendere l’esito del nuovo ricorso in Cassazione annunciato dalla difesa. Non è ancora finita, e la famiglia della vittima lo sa bene: “Non importa quando verrà presa la decisione finale e se la condanna sarà confermata o no – dice il fratello di Meredith Kercher – nulla ci restituirà Meredith, nulla cancellerà l’orrore di quello che ha subito. Il massimo che possiamo sperare è naturalmente che tutto questo arrivi a una conclusione, con una condanna, dopodiché tutti potremo andare avanti a vivere”.

Il processo per l’omicidio della studentessa britannica a Perugia nel 2007 è uno dei più mediatizzati della storia giudiziaria italiana, tra colpi di scena e rimpalli da una corte all’altra. E ci vorrà forse ancora un anno prima che arrivi a termine.

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