20 anni dal genocidio in Rwanda: 800mila persone massacrate, 10mila al giorno

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Iniziato con l’abbattimento dell’aereo su cui viaggiava l’allora presidente, Juvenal Habyarimana, il genocidio in Rwanda si prolungò dal 7 aprile fino alla metà di luglio del 1994.

Secondo l’Onu, almeno 800 mila persone vennero massacrate da estremisti hutu che iniziarono a uccidere i tutsi. 10.000 morti al giorno, 400 ogni ora, 7 al minuto.

Tutti gli hutu furono chiamati a partecipare al genocidio: chi si rifiutava veniva eliminato.

Le milizie eressero barriere stradali. Al controllo dei documenti, i tutsi venivano massacrati a colpi di machete. La radio invitava i tutsi a presentarsi alle barriere per essere uccisi. Molti uomini si sacrificano, nel tentativo di salvare bambini e donne in fuga verso Uganda e Burundi.

Il 22 giugno l’esercito francese intervenne con un’azione militare successivamente riconosciuta dall’Onu. Molti criminali di guerra ne approfittarono per fuggire dal Paese.

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