L’ancora giovane pianeta Bitcoin scosso dalla possibile scomparsa di Mt. Gox. Seguita dal contrito “mea culpa” in pubblico dell’amministratore delegato Mark Karpeles, il terremoto ha il suo epicentro in Giappone.

E’ qui che la piattaforma fino a poco tempo fa leader nello scambio della valuta virtuale, ha avviato le procedure per la bancarotta.

Seguita a settimane di congelamento degli scambi, la decisione segue l’annuncio che l’avvenuta penetrazione nel deficitario sistema informatico della società potrebbe portarla a perdite stimate nell’equivalente di quasi mezzo miliardo di euro.