Sequestrati 2000kg di droga. Comandante Gdf Rimini: 'Fermato canale destinato alla Riviera'

altarimini 2014-03-01

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La Guardia di Finanza di Rimini ha sequestrato due tonnellate di marijuana, sostanza stupefacente che sarebbe giunta sulla Riviera Romagnola, per poi essere riversata su questo mercato. Il sequestro è frutto dei nuovi sviluppi dell'operazione "100%". Lo scorso 27 settembre le Fiamme Gialle avevano sequestrato in una raffineria di Cento di Roncofreddo (FC), predisposta e gestita in un casolare da cittadini albanesi, 100 kg tra eroina e cocaina, e 170kg di sostanze da taglio.

La Guardia di Finanza non si è fermata nelle indagini e si è messa sulle tracce di altri soggetti operanti nel traffico di sostanze stupefacenti sulla direttrice adriatica fino ad arrivare sulle coste pugliesi nel tratto tra Trani e Barletta.

Dopo diversi mesi, infatti due dei soggetti monitorati sono partiti per la Puglia rimanendovi per qualche giorno. La circostanza che nessuno di questi avesse interessi dichiarati in quella zona ha insospettito i militari che si sono portati in provincia di Bari iniziando una lunga e serrata attività di osservazione e di pedinamento. I soggetti monitorati sono stati nel frattempo raggiunti da altre due persone e la Guardia di Finanza ha ipotizzato che fossero in Puglia in attesa di un grosso carico di stupefacenti proveniente da mare.

Con la collaborazione dei Reparti territoriali e aeronavali di Bari, a fine gennaio le Fiamme Gialle sono così riuscite ad identificare uno scafo di oltre 10 metri proveniente dall'Albania a bordo del quale erano stipati circa 2000 kg di marjuana ben confezionati e ad arrestare quattro uomini, tre albanesi ed un rumeno, che attendevano la nave per portare via il suo contenuto.

Un'operazione quella svolta dalla Guardia di Finanza che mostra un cambiamento degli scenari organizzativi legati allo spaccio di droga. "È stata individuata un'organizzazione che gestiva interamente e da sola, questo grosso traffico internazionale di stupefacenti, senza il condizionamento alcuno di qualsivoglia organizzazione criminale italiana" racconta Mario Venceslai, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Rimini "Questo cambia gli scenari investigativi che derivavano da vecchie risultanze investigative, che vedevano comunque qualsiasi tipo di organizzazione che doveva appoggiarsi per qualsiasi casa alle organizzazioni italiane. È bene che siamo riusciti in questa fase a enucleare alcuni soggetti e ad evidenziare la portata anche a fini preventivi". "Le forze di polizia pensavano dalle esperienze passate che Rimini era un luogo di transito e di modiche quantità. Ora abbiamo visto che ci sono organizzazioni che si radicano sul territorio, soggetti che si inseriscono nel tessuto sociale della Riviera e che fanno raffinazione e distribuzione per conto loro di questi quantitativi. Ovviamente ritengo che non erano i quantitativi destinati soltanto alla Riviera Romagnola perché sarebbe veramente incredibile, sicuramente si parla del Nord Italia" ha concluso Venceslai.

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