Per la Russia è ancora Viktor Yanukovich il legittimo presidente dell’Ucraina. È, dunque, su sua presunta richiesta che Mosca ha inviato 16.000 soldati in Crimea.
Una presa di posizione portata al Consiglio di sicurezza dell’Onu dall’ambasciatore russo, Vitali Churkin.
A stemperare leggermente la tensione è arrivato, invece, l’annuncio della fine delle esercitazioni nei distretti militari dell’ovest, zona vicina al confine con l’Ucraina e con altri Paesi ex satelliti.
Il termine era già previsto, ma la presenza di tanti soldati nell’area aveva messo fibrillazione anche ai mercati finanziari, come aveva dimostrato il tracollo di ieri della Borsa di Mosca, giù dell’11 per cento. Il termometro della crisi arriva ancora dalla piazza finanziaria, che oggi viaggia in rialzo di oltre il 2 per cento.