Russia-Ucraina: Putin firma annessione Crimea

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L’annessione della Crimea è legalmente cosa fatta, dal punto di vista russo: con la firma del Presidente, Vladimir Putin, si è concluso l’iter perché la Crimea faccia parte della Federazione russa.

Si chiude l’iter per l’annessione, ma resta un lungo percorso da fare per l’implementazione pratica.

“Abbiamo molto lavoro davanti a noi per adottare la Crimea, per inquadrarla nel sistema legale della Federazione russa, nel sistema sociale e nel contesto economico russo”, ha detto Putin subito dopo la firma.

Poco prima era stato il Senato ad approvare, all’unanimità, il Trattato d’annessione della Crimea e di Sebastopoli, e in precedenza lo aveva fatto la Duma. Dal punto di vista formale, l’iter aveva avuto inizio su richiesta del governo locale della Crimea, che aveva anche organizzato un referendum la cui legalità è stata fortemente contestata in particolare da Stati Uniti e Unione europea.

A Sebastopoli, decine di persone si sono già messe in coda per chiedere un passaporto russo: forse persino in leggero anticipo, perché l’annessione sarà in vigore da domani, ufficialmente.

“Le cose andranno meglio – dice una residente nel capoluogo della Crimea -, almeno in Russia il livello di vita è molto superiore a quello ucraino. Gli stipendi, le pensioni: è il nostro futuro, il futuro dei giovani. E non è un caso che proprio i giovani siano a favore dell’adesione della Crimea alla Russia, noi tutti qui abbiamo votato in modo unanime al referendum”.

“Siamo in Russia – aggiunge un’altra residente -: adesso siamo cittadini russi, perché dovremmo aver bisogno di un passaporto ucraino? Lo cambieremo con molto piacere. Tra l’altro anche mio figlio ha bisogno di un passaporto, adesso”.

L’adesione, o l’annessione secondo i punti di vista, della Crimea alla Russia dovrebbe completarsi all’inizio del 2015.

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