La sparatoria a Fort Hood mette in luce le crepe nel sistema di sicurezza delle basi militari statunitensi. Un soldato 35 enne mercoledì pomeriggio è entrato in due edifici della base texana e ha aperto il fuoc uccidendo tre persone e ferendone almeno altre 16. La stessa struttura era stata teatro di un’altra strage simile costata la vita a 13 persone nel 2009. Il presidente Barack Obama:
“Ogni sparatoria è inquietante. Questa riapre la ferita per quanto accaduto a Fort Hood cinque anni fa. Non sappiamo ancora come sia potuto accadere esattamente, ma di fatto il senso di sicurezza è stato nuovamente sfaldato. E dobbiamo capire esattamente cosa sia successo”.
L’assalitore, che dopo l’attacco si è tolto la vita, era un soldato trattato per problemi di depressione e stress, in osservazione per capire se fosse affetto da disturbi post-traumatici in seguito a una missione di quattro mesi in Iraq nel 2011. Si tratta della terza sparatoria in sei mesi in una base militare statunitense.