L’epidemia di Ebola in Africa Occidentale potrebbe durare ancora dai 2 ai 4 mesi secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. L’annuncio arriva mentre il numero di casi sospetti e di morti confermate si estende, rendendo quella in corso una delle epidemie più pericolose del virus dalla sua identificazione, negli anni Settanta.
Guinea Conakry, Sierra Leone, Liberia e Mali i Paesi con vittime e casi sospetti. “Si nota un’ampia diffusione geografica dei casi” ha detto il Dottor Keiji Fukuda, Vice direttore generale dell’Oms. “Quando si tratta di Ebola si sa che si ha a che fare con un’infezione altamente letale quindi questo tipo di epidemie sono tipicamente accompagnate da importanti ondate di paura ed ansia”.
“La difficoltà in termini di comunicazione consiste nello spiegare alla popolazione che chi è malato deve recarsi nei centri di cura medica, negli ospedale, in centri di isolamento” ha spiegato il Dottor Stephane Hugonnet del Dipartimento di Sorveglianza e Intervento dell’Oms.
Centounidici sino ad ora le persone decedute su 157 casi. I primi episodi di febbre emoraggica si sono diffusi a partire dal Sud della Guinea Conakry per poi raggiungere la capitale; 21 invece i casi Liberia con 10 vittime; 9 le persone sotto osservazione anche in Mali. Il principale veicolo del virus sono i roditori, pipistrelli in primis. La malattia si può trasmettere per contatto diretto tra due persone infette.