Intervista al prof. Savino Bruno, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna a indirizzo Epatologico presso l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano in occasione del congresso europeo di epatologia EASL di Londra.
Nella cura dell’Epatite C il futuro è adesso grazie alle terapie innovative già disponibili, entrate stabilmente nella pratica clinica, con conferme crescenti di efficacia e sicurezza, e gestibili dal sistema sanitario anche sotto il profilo economico. In particolare la “triplice” terapia è, oggi, quella che meglio garantisce elevata efficacia, tollerabilità, costi contenuti e sostenibilità del sistema sanitaria.
È l’indicazione che arriva da Londra, dove è in corso il Congresso EASL (European Association for the Study of the Liver), nel quale sono presentati nuovi dati di efficacia e tollerabilità su boceprevir, inibitore della proteasi di MSD, utilizzato nella “triplice” terapia in associazione con interferone alfa 2b peghilato e ribavirina. Lo studio italo-spagnolo NPP, Named Patient Program, condotto su 416 pazienti dei due Paesi con Epatite C e cirrosi compensata, ha evidenziato una risposta virologica sostenuta soddisfacente raggiunta con boceprevir in circa la meta dei pazienti (58-45%).
“Questo studio ci offre una risposta completa, conclusiva, e affermativa circa l’indice di efficacia e sicurezza di boceprevir su tutta la popolazione affetta da Epatite C” – afferma il coordinatore dello studio Savino Bruno, Direttore della Struttura Complessa di Medicina Interna a indirizzo Epatologico presso l’Ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano.
http://www.salutedomani.com/il_weblog_di_antonio/2014/04/epatite-c-personalizzare-la-triplice-terapia-con-boceprevir-migliora-l-efficacia-congresso-easl-a-lo.html