Ucraina. Scambio d'accuse Russia-Occidente in Consiglio di Sicurezza Onu

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Il muro contro muro tra la Russia e Occidente sulla crisi in Ucraina si fa sempre più duro. L’inconciliabilità delle posizioni è emersa una volta di più nel corso della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ci sono cittadini russi minacciati di rappresaglia nell’Est dell’Ucraina, è la posizione di Mosca. Il Cremlino minaccia la stabilità dell’ex repubblica sovietica accusano i rappresentanti di Regno Unito e Stati Uniti.

“Le immagini satellitari mostrano la presenza di 35.000-40.000 soldati russi in prossimità della frontiera con l’Ucraina, equipaggiati con caccia, carri armati, artiglieria e unità di supporto logistico. Il tutto in aggiunta alla 25.000 unità già illegalmente dislocate in Crimea” ha detto l’ambasciatore britannico all’Onu Mark Lyall Grant.

L’ambasciatore russo alle Nazioni Unite Vitaly Churkin parla invece di accuse ridicole facendo ricadere l’aggravarsi della crisi sui Paesi occidentali.

“Abbiamo sfortunatamente dovuto ascoltare alcune accuse ridicole e fuori luogo contro la Russia: dicono che la Russia vuole destabilizzare l’Ucraina, quasi strangolarla” ha detto. “Ma perchè allora non avete risposto al nostro appello ad aiutare l’Ucraina ad uscire dalla crisi economica e politica in cui sprofondava quando la crisi era appena cominciata?”.

Gli Usa, per bocca dell’ambasciatrice Samantha Power, hanno ribadito di mantenersi disposti al dialogo, ma sottolineato che nell’Ucraina orientale “non ci sono manifestanti, ma soldati professionisti bene organizzati”.

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