Nel mondo farmaceutico, alle prese con bilanci sanitari sempre più leggeri, collaborare è salutare.
Lo sa bene Novartis, che ha appena annunciato un accordo con GlaxoSmithKline: il gruppo svizzero ne acquisirà le attività oncologiche per oltre dieci miliardi di euro, e cederà ai britannici la divisione vaccini (tranne quelli influenzali) per cinque miliardi.
Non solo: le due aziende creeranno anche una joint-venture per i farmaci da banco.
Un gioco a somma positiva, dicono gli analisti: Novartis, che dismetterà anche le attività veterinarie, guadagna posizioni nel lucrativo settore della lotta contro il cancro, GSK in quello dei vaccini.