Orrore nel carcere di McAlester, in Oklahoma, dove era prevista una doppia esecuzione, la prima dopo molti anni. Clayton D. Lockett è morto per arresto cardiaco fra atroci dolori mentre gli stavano iniettando il mix letale di veleni. Durante la somministrazione l’uomo ha iniziato ad agitarsi e a urlare. A quel punto gli agenti penitenziari hanno chiuso le tende per impedire ai testimoni, obbligatori per legge, di assistere alla scena.
Così raccontano i presenti: “Alle 6.39 alzava le spalle e la testa dal lettino, facendo una smorfia. E sembrava soffrire”.
“L’esecuzione è iniziata alle 6:23. Alle 6:39 hanno chiuso le tende. Abbiamo visto quel che stava accadendo per 16 minuti”.
Lockett era stato condannato a morte per aver ucciso nel 1999 una diciannovenne. Rinviata di due settimane l’altra esecuzione prevista, quella di Charles F. Warner, ritenuto colpevole di aver stuprato e ucciso una bambina di 11 mesi nel 1997. Negli Stati Uniti le scorte di farmaci letali si stanno esaurendo, grazie anche alla decisione dell’Europa di bloccarne l’esportazione. E nel Paese non mancano le polemiche sui nuovi mix mortali realizzati senza essere testati.
Nel mondo gli Stati Uniti sono quinti nella classifica relativa al numero di esecuzioni. Peggio fanno soltanto Cina, Iran, Iraq e Arabia Saudita.