Gli Stati Uniti collaborano attivamente alla ricerca delle studentesse nigeriane sequestrate da Boko Haram. Il governo della Nigeria ha autorizzato una missione di ricognizione di caccia statunitensi sul suo spazio aereo: un intervento che dovrebbe contribuire a ritrovare le oltre 220 giovani tra i 12 e i 17 anni rapite in aprile dagli estremisti islamici di Boko Haram. Mike Omeri, direttore di una delle agenzie che fanno riferimento al Ministero dell’Interno nigeriano:

“Stiamo lavorando gomito a gomito con specialisti, militari, esperti di intelligence di ogni parte del mondo” ha detto in conferenza stampa. “E faremo ricorso a qualunque mezzo e azione necessari per sottrarre le nostre ragazze dalla prigionia cui sono sottoposte in questo momento”.

Il leader di Boko Haram esige la liberazione dei militanti del gruppo armato, responsabile di numerosi attentati nel Paese africano, in cambio della liberazione delle ragazze, vittime di una conversione coatta all’Islam e che, secondo alcune fonti, sarebbero in parte già state trasferite in Paesi vicini.