Ufficialmente il numero delle vittime della strage nella miniera di Soma in Turchia è di 301.
C‘è chi dice che ci sarebbero almeno altri 18 corpi intrappolati nelle viscere della terra che non potranno mai essere recuperati.
La peggiore tragedia industriale nella storia della Turchia rischia di costare cara all’esecutivo e al premier Erdogan.
Il ministro dell’energia promette indagini, che non guarderanno in faccia a nessuno, indipendentemente dal fatto che si tratti di responsabilità pubbliche o private. I minatori hanno però cominciato a raccontare di misure di sicurezza vetuste, di controlli inesistenti sotto i 100 metri di profondità. E la polizia ha arrestato la gente che protestava pacificamente davanti alla miniera.
In tutto il Paese l’indignazione è fortissima soprattutto per l’eccessiva compiacenza della politica con l’industria mineraria. Senza dimenticare che Ankara non ha ratificato la convenzione mondiale sulla sicurezza mineraria.
Le miniere turche restano di fatto fra le più pericolose del mondo.