Il blocco del primo ministro iracheno uscente Nouri al-Maliki guida il risultato delle elezioni parlamentari che si sono svolte in Iraq il 30 aprile scorso.
In base ai risultati diffusi dall’Alta commissione elettorale irachena, con 92 seggi su 328 l’Alleanza per lo Stato di diritto non ha però raggiunto la maggioranza in Parlamento.
Secondo la costituzione irachena sono necessari due terzi dell’assemblea parlamentare per eleggere il nuovo primo ministro. Il Supremo consiglio islamico dell’Iraq, così come gli sciiti di Mukhtada Sadr, si oppongono alla rielezione per un terzo mandato di Maliki.
I principali gruppi rivali della persona che è premier da 8 anni, hanno ottenuto tra 19 e 29 seggi ciascuno. Per tornare alla guida del governo, il premier uscente sarà così costretto a fare alleanze.
I partiti rivali rifiutano di concedere un nuovo mandato a Maliki, accusato di avere monopolizzato il potere e di non avere fermato la spirale di violenza che dall’inizio dell’anno ha provocato 3.500 morti nel paese mediorientale.