Metodi partecipativi per lo studio della storia

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Scrivere un libro di storia, documentare la vita dell’epoca, interpretare la storia attraverso documenti contemporanei:sono tre approcci d’insegnamento diversi di cui vi parliamo in questa puntata.

– Ungheria: una passeggiata nel passato

Bertalan e i suoi compagni di un liceo di Budapest partecipano a una lezione di storia fuori dall’aula. Stanno studiando la Seconda Guerra Mondiale e il ruolo dell’Ungheria.

Questi ragazzi, nati tutti alla fine degli anni ’90, partecipano a una visita guidata, organizzata dall’associazione Bupap City Walk, che li porta alla “ferrovia dei pionieri”, ancora attiva, costruita alla fine degli anni ’40 per essere gestita dalla gioventù comunista. Visitano anche una villa dove erano detenuti i prigionieri politici e l’ex ospedale militare, sotto il Castello di Buda, che fu utilizzato inoltre come rifugio anti-atomico dai soldati tedeschi e ungheresi.

Per le immagini d’archivio:
http://www.fortepan.hu

La ferrovia dei pionieri:
http://www.gyermekvasut.hu/english/chrw_home.php

L’ospedale militare:
http://www.sziklakorhaz.eu/en

– Giappone: c’era una volta…il Colosseo

I ragazzi di 12-13 anni della scuola internazionale di Fukuoka, nel sud-ovest del Giappone, si sono appassionati allo studio della Roma antica. L’insegnante di storia, David Van Tol, ha chiesto agli studenti di lavorare in gruppo per creare un iBook sul Colosseo. Ora il libro elettronico è disponibile gratuitamente su itunes store in altri 51 Paesi.

L’iBook è stato sviluppato, corretto e prodotto da questi studenti. Il primo compito è stato organizzare i capitoli, divisi in sezioni. Gli studenti hanno lavorato in coppia per elaborare un determinato tema. C‘è ad esempio un capitolo intitolato “i giochi” che contiene le sezioni “gladiatori” e “belve”.

– Stati Uniti: studenti-storici

Al liceo Aragon di San Mateo in California, gli allievi imparano la storia in modo inusuale, grazie al professor Will Colglazier. Per la lezione sulla crisi dei missili di Cuba, il docente ha portato diversi documenti dell’epoca: un articolo del Washington Post, uno stralcio audio di una riunione alla Casa Bianca con il presidente Kennedy, un telegramma per Mosca da parte dell’ambasciatore sovietico negli Stati Uniti.

Il professor Colglazier discorre con gli studenti come se fossero degli storici. E’ il “metodo del pensiero storico”,sviluppato alla scuola di pedagogia di Stanford. Questo metodo sembrerebbe facilitare l’apprendimento e migliorare anche le capacità di lettura e di comprensione. Ma resta marginale negli Stati Uniti.

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