Un governo ufficialmente durato pochi giorni, in Libia: l’esecutivo guidato da Ahmed Maitik è stato dichiarato abusivo dalla Corte Costituzionale.
Il premier era stato eletto dal Parlamento, ma senza aver raggiunto il quorum, secondo l’opposizione che aveva chiamato in causa la Corte suprema.
Stando alla Costituzione provvisoria servivano in effetti 120 voti, mentre Maitik ne ha ottenuti 113.
Nonostante le proteste degli avversari, il giovane uomo d’affari di Misurata, ritenuto appoggiato dagli islamisti, si era insediato due giorni fa, anche se il premier uscente rifiutava di cedergli il posto.
La notte dopo, il palazzo del governo è stato colpito da un razzo, che non ha fatto vittime. Tutto questo accade mentre il generale Haftar, un riservista ribelle, prosegue con la propria milizia la lotta ai gruppi islamisti. Almeno una ventina i morti delle ultime ore a Bengasi.