I ribelli dell’Isis sostengono di aver giustiziato 1.700 soldati iracheni.
I rivoltosi sunniti hanno postato su un network sociale le foto di decine di membri delle forze di sicurezza sottoposti a violenze e infine uccisi.
Le foto, delle quali non è stato possibile verificare l’autenticità, sono state scattate nella provincia di Saladdin, a nord della capitale Baghdad.
Uniche conferme alla propaganda dell’Isil arrivano dai profughi costretti alla fuga proprio dalla sollevazione dei sunniti fondamentalisti islamici.
“Ho visto i cadaveri stesi lungo la strada. Li hanno uccisi, avevano avvisato: chi non rende le armi sarà ucciso”.
L’aumento della tensione nel nord Iraq ha spinto migliaia di persone a lasciare le proprie case cercando rifugio altrove.
In seguito all’insurrezione sunnita, le forze di sicurezza irachene si sono date alla fuga, lasciando la popolazione civile in balia dei rivoltosi.