Scontri a Gerusalemme est, corpo di Mohamed non ancora consegnato alla famiglia

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La morte di Mohammed Abu Khdair ha fatto scoppiare violenti scontri a Gerusalemme est provocando oltre 60 feriti.

Nei pressi dell’abitazione del 17enne, ucciso presumibilmente per vendicare la morte dei tre ragazzi israeliani a Hebron, un gruppo di persone si è riunito per chiedere giustizia. Ne è scaturito un lancio di pietre contro la polizia, che ha risposto con proiettili di gomma e gas lacrimogeni.

“Li hanno filmati, ci sono le immagini di quando lo hanno rapito di fronte al negozio del padre – sostiene Nael Salaymeh, un commerciante locale – Si dirigeva a piedi verso la moschea, nei pressi di casa sua”.

Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha condannato il sequestro e l’uccisione di Mohammed, sottolineando la necessità di portare i responsabili davanti alla giustizia.

ll corpo del giovane è ancora nelle mani della polizia israeliana. Secondo il padre, sarà riconsegnato alla famiglia durante la notte per evitare nuove violenze.

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