Ue, al via i negoziati tra i leader per il rinnovo ai vertici delle istituzioni

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Si apre la settimana delle nomine europee. Dopo le elezioni del 25 maggio è tempo di staffetta ai vertici delle istituzioni. Tra le due cariche più importanti al centro dei negoziati di queste ore: la Presidenza del Consiglio europeo, oggi di Herman Van Rompuy e poi la nomina del successore di Catherine Ashton, come Rappresentante per la politica estera.

Tra le favorite per quest’ultima carica ci sarebbe la bulgara Kristalina Georgieva, attuale commissario europeo per la cooperazione internazionale. Molto apprezzata per il lavoro compiuto negli ultimi anni, la Georgieva gode di un unanime appoggio dall’est europeo.

Altra donna in lizza per la stessa carica è Federica Mogherini, che per la stampa internazionale ha già la nomina in pugno. Contro Mogherini alcuni paesi dell’est europeo che la ritengono troppo vicina a Mosca.

“La Mogherini è giovane, ha appena 41 anni” spiega Cristophe Garage, caporedattore di Europolitics” E’ molto competente e sa di cosa parla. E poi Matteo Renzi è il vero vincitore di queste elezioni europee. Lo ha fatto ben capire agli altri leader. All’Italia spetta una delle alte cariche europee e credo che la sua candidata, il Ministro Mogherini, sia in testa”.

I 28 leader europei dovranno trovare un accordo anche sul successore di Herman Van Rompuy. Il punto è all’ordine del giorno del summit di Bruxelles, ma nella capitale belga si vocifera che una decisione non arriverà prima dell’autunno.

Tra i nomi circolati con più insistenza negli ultimi giorni quello della Premier danese Helle Thorning Schmidt, che però incontra il veto della Francia. Parigi preferirebbe che il nuovo presidente del consiglio fosse di uno dei 18 paesi della zona euro.

“Al posto di Van Rompuy serve un profilo da segretario generale” continua Cristophe Garage “Qualcuno di discreto, efficace, in grado di riflettere e che si astenga dal prendere posizioni forti pubblicamente, ma anche che sappia preparare i lavori del consiglio europeo, che gestisca i negoziati. Sono queste le caratteristiche della persona che sarà scelta..

Ed è certo che sulle nomine peserà anche il parere di David Cameron, che dopo aver mal digerito l’accordo su Jean Claude Juncker alla Presidenza della Commissione chiederà ora una ricompensa.

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