È un civile, la prima vittima israeliana degli ultimi otto giorni di scontri.
Un uomo, che lavorava nei pressi del posto di frontiera di Erez, a Gaza, è stato colpito da un razzo ed è morto in seguito alle ferite riportate.
Sono un’ottantina i razzi piovuti su Israele, proprio mentre avrebbe dovuto essere in vigore la tregua proposta dall’Egitto.
“Purtroppo non c‘è nessun cessate il fuoco ha detto Yigal Palmor, portavoce del ministero degli esteri israeliano ma noi intendiamo continuare a lavorare assieme all’Egitto ed alla comunità internazionale per ottenerne uno.
Ma Israele non intende tornare a negoziare sotto una pioggia di missili.
“Dobbiamo trovare una soluzione al lancio di razzi e assicuraci che sia una soluzione a lungo termine” ha aggiunto Palmor.
La tregua auspicata ieri non c‘è, ma la porta non sembra del tutto chiusa da parte del governo israeliano, che dice di voler dare ascolto alla diplomazia internazionale.
Resta da vedere se i colloqui del Cairo potranno aiutare a calmare la situazione.