A Londra migliaia di persone hanno sfilato in corteo per chiedere la fine di quello che è stato definito un “genocidio” nella Striscia di Gaza.

Dimostrazioni hanno avuto luogo anche in diverse città tedesche, fra cui Berlino, Monaco e Francoforte. Non si sono sentiti cori antisemiti e tutto si è svolto in maniera pacifica.

Un attivista dell’associazione islamica turca Millî Görüş dichiara: “Stiamo manifestando per la pace a Gaza. Questi bombardamenti sono disumani e hanno provocato una catastrofe umanitaria. Vogliamo ricordare che queste persone stanno soffrendo!”.

A Vienna è stata organizzata una contro-manifestazione di solidarietà ad Israele per rispondere alle dimostrazioni decise anche in coincidenza dell’“Al Quds Day”, ovvero la “giornata della liberazione dall’occupazione sionista”, introdotta dall’Ayatollah Khomeini nel 1979.

A Parigi è stato di nuovo sfidato il divieto di scendere in piazza. Circa 4000 persone secondo la polizia, 10mila secondo i manifestanti, sono tornate a sfilare per la Palestina.

Ci sono stati nuovamente scontri con la polizia. Una settantina di persone sono state arrestate.

La giustizia amministrativa aveva confermato in giornata la legittimità del divieto di manifestare deciso dalla prefettura , a causa delle violenze verificatesi nel corso delle precenti dimostrazioni.