Oltre 37 miliardi di euro: questi i danni che la Federazione Russa dovrà risarcire agli ex azionisti della compagnia petrolifera Yukos, il cui ex numero uno era Mikhail Khodorkovsky, ex oligarca e oppositore di Putin. Lo ha deciso la Corte dell’Aja per la quale la Russia ha costretto Yukos al fallimento.
‘‘La Corte ha concluso che il principale obiettivo della Federazione Russa non era quello di recuperare le tasse ma di portare la compagnia Yukos alla bancarotta e assumerne il controllo. Si è trattato di un’espropriazione calcolata,’‘ ha detto Emmanuel Gaillard, uno degli avvocati che ha seguito il caso.
La Yukosè stata sciolta dalle autorità russe nel 2004. La Rosneft, compagnia petrolifera russa in mano al Cremino, ha assorbito il main business della fallita Yukos.
Il controllo di Vladimir Putin sul petrolio russo si è fatto così ancora più marcato. A provocare la bancarotta è stato un risarcimento di tasse di diversi miliardi di dollari chiesti da Mosca per una presunta evasione fiscale, le cui prove – secondo il tribunale dell’Aja – furono fabbricate artificialmente.
Il miliardario Khodorkovsky ha scontato per questo nove anni in carcere, presentando diversi vari ricorsi alla Corte europea dei Diritti umani.
Le autorità russe hanno annunciato il ricorso in appello.