Prima giornata di ricerche completata a Genova. Russel Rebello, la 32ma vittima del naufragio della Costa Concordia, il disperso, non è stato ritrovato.
All’interno della nave da crociera, due anni e mezzo dopo il disastro, sono al lavoro 50 uomini della Guardia Costiera, dei Carabinieri e della Guardia di finanza che si sono concentrati sui ponti 3 e 4, completamente emersi. Vestono tute di protezione per prevenire contaminazioni.
Kevin Rebello, fratello della vittima: “Io sono straniero, stanno facendo una grande cosa anche per noi. Penso che se fosse successo nel mio paese, non esisteva questo, sarebbe già stata dimenticata”.
Ventidue mesi di ricerche, che saranno condotte con molto scrupolo, mappa alla mano e secondo accurate e meticolose procedure, studiate per ispezionare ogni spazio. Il pericolo maggiore: le cavità degli ascensori e delle scale, mentre ponti e corridoi sono quasi integri.
Sommozzatori e palombari della Mrina Militare hanno compiuto un sopralluogo nei ponti ancora sommersi per pianificare le future attività di ricerca subacquea in sicurezza.