Non ce l’ha fatta Joan Rivers. All’età di 81 anni, si è spento a New York il sorriso crudele della star comica americana, che non ha risparmiato battute sferzanti a politici, colleghi e anche a se stessa. “Mi sarebbe piaciuto avere una gemella”, disse una volta, “almeno avrei saputo cosa sarei diventata senza la chirurgia plastica”.
A causare la morte dell’attrice un arresto cardiaco. Era stata ricoverata in gravissime condizioni, per le complicazioni sorte dopo un intervento alle corde vocali subito il 28 agosto scorso.
Le autorità sanitarie newyorchesi hanno avviato un’indagine sulla clinica che l’ha operata.
Nata a Brooklyn nel 1933, Joan Rivers debuttò a teatro con una pièce sull’omosessualità al fianco di una sconosciuta Barbara Streisand. Nella sua carriera molta televisione. Il picco della popolarità lo raggiunse negli anni Ottanta, quando il re dei night show, Johnny Carson, la scelse come ospite fisso.
La rottura arrivò quando la Fox propose all’artista uno show notturno tutto suo. Fu l’inizio di un incubo. Il programma chiuse sette mesi dopo, due mesi dopo il marito manager si suicidò.
Joan Rivers trovò la forza per ripartire, anche grazie alla figlia Melissa, che a poche ore dalla morte della madre ha dichiarato: “La sua gioia più grande era di
far ridere le persone. Anche se è difficile farlo ora, so che
il suo ultimo desiderio sarebbe stato quello di vederci ridere
presto”.