Nel tardo pomeriggio di martedì il premier francese Manuel Valls ha ottenuto la fiducia dell’Assemblea con 269 voti favorevoli. 244 i contrari. Ma il dato più significativo è senz’altro l’astensione di 31 deputati socialisti, segno che la gauch è più spaccata che mai.
“Se con il presidente della Repubblica abbiamo deciso di chiedere la fiducia, è stato per continuare a seguire la nostra strada, quella del risanamento della Francia. Se non l’avessimo fatto, tra qualche giorno o settimana, la capacità della maggioranza di perseguire il proprio lavoro sarebbe stata la questione al centro del dibattito”.
Il risultato di oggi è ben lontano da quello di aprile quando Valls dovette ricorrere al voto di fiducia, ottenendo 306 voti a favore.
“E’ una sconfitta. Valls ha perso la maggioranza assoluta: rispetto allo scorso voto di fiducia ha preso 38 voti in meno e soprattutto è sotto i 289. Vuol dire che il governo non ha più una maggioranza, ha solo una maggioranza relativa. Quando dicevo che i giorni di Manuel Valls erano contati, ecco: sono veramente contati”.
L’aula ha applaudito al discorso di Valls che ha puntato molto sull’economia, sottolineando soprattutto che la Francia vuole margine di azione rispetto alla Germania e alla Commissione Ue. Ora che il premier ha fatto la sua parte incassando la fiducia, la palla passa al presidente Hollande che giovedì dovrà affrontare la conferenza stampa semestrale all’Eliseo.