Pechino soccorre l’economia cinese in rallentamento iniettando liquidità nel sistema bancario. I cinque maggiori istituti di credito del Paese riceveranno complessivamente 500 miliardi di yuan, quasi 63 miliardi di euro, sotto forma di prestiti trimestrali, dalla Banca centrale cinese.
E’ la risposta ai dati deludenti sulla salute della seconda economia mondiale: ad agosto la produzione industriale cinese ha segnato l’aumento più debole da sei anni a questa parte, il mercato immobiliare ha frenato e nel primo trimestre la crescita su base annuale ha toccato il livello più basso da un anno e mezzo.