Negozi chiusi, strade semi-deserte, solo le forze dell’ordine e i medici possono circolare. Così si presenta la Sierra Leone dove da questo venerdì è in vigore la quarantena di 72 ore imposta dal governo per limitare la diffusione dell’Ebola. 6 milioni di persone sono costrette a restare all’interno delle proprie case. Intanto l’Onu adotta una risoluzione per combattere una malattia che è diventata una minaccia per la pace e la sicurezza.
“Ogni giorno che passa muoiono sempre più persone, senza contare quelle che restano infettate, le esigenze per contenere l’espandersi del virus sono prioritarie. Per tenere questa crisi sotto controllo, è ognuno di noi dovrà usare anche modi poco ortodossi, è essenziale dare il meglio, e farlo molto velocemente”, ha dichiarato il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon.
In Sierra Leone dove l’epidemia è fuori controllo, oltre 1.500 le persone che hanno contratto il virus, più della metà sono morte. Situazione sempre più critica anche in Guinea e Liberia. L’Ebola spaventa la comunità internazionale, perchè, come ha detto il direttore dell’OMS, non è solo un’emergenza sanitaria, ma è una crisi umanitaria, sociale, ed economica.