Attenzione accresciuta, ma nessuna minaccia specifica. Reagiscono così le autorità statunitensi, dopo che il nuovo primo ministro iracheno, Haidar al-Abadi, ha parlato del rischio di attentati contro obviettivi occidentali.
Nello specifico, i servizi di informazione di Baghdad avrebbero scoperto un piano di attentati nella metro di Parigi e di altre città degli Stati Uniti, elaborato dai miliziani dell’Isil.
“Come nel caso del cambio climatico, anche davanti al terrorismo dobbiamo parlare di “normalità aumentata”. Siamo di fronte a una minaccia generale. Ieri mi hanno chiesto: Quando migliorerà la situazione? Credo che le tensioni potranno calare, ma non scomparire. Ormai non scompaiono dall’11 settembre, che fu il nostro primo richiamo d’attenzione”.
Misure di sicurezza innalzate anche in Francia. Il ministro degli Esteri, Fabius, riferendosi all’uccisione in Algeria dell’ostaggio francese Hervé Gourdel, ha detto che Parigi non cederà al ricatto della violenza.
Fabius ha anche confermato la presenza francese in Iraq, escludendo ancora una volta la possibilità di azioni dirette sul territorio siriano.