Operazione Anaconda: la Nato si prepara nel caso di un'aggressione russa

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La crisi in Ucraina ha spinto la Nato a rafforzare le frontiere dell’Europa orientale. L’Alleanza atlantica si tiene pronta a reagire con operazioni come questa sulla costa polacca. Nell’esercitazione Anaconda 14 si combatte contro gruppi di infiltrati ignoti.

Spiega il responsabile dell’operazione, il luogotenente generale Marek Tomaszycki: “Non è solo compito dell’esercito affrontare sovversivi e terroristi. I primi ad intervenire sono i poliziotti e le guardie di frontiera. Poi utilizziamo unità speciali militari. I nostri paesi stanno migliorando le basi giuridiche per combattere questi omini verdi”

E di omini verdi se ne sono visti in Crimea prima dell’annessione da parte della Russia. Circolavano molti soldati senza insegne militari, si ritiene fossero russi. La Nato tuttavia non seguirà l’esempio.

Spiega il responsabile del Commando Nato il generale Hans-Lothar Domröse:
“Come vedete abbiamo uniformi regolari, con le nostre insegne, che siano polacche, americane o tedesche. Non ci nascondiamo, noi siamo soldati veri. Non minacciamo, noi proteggiamo solo”

12500 soldati provenenienti da nove paesi dell’Alleanza, tra cui anche Canada e Stati Uniti, hanno preso parte all’esercitazione di tre giorni che si è svolta vicino l’enclave russa di Kaliningrad. La decisione di rafforzare la presenza della Nato alle frontiere tra l’Europa e la Russia è stata presa all’ultimo vertice dell’alleanza atlantica.

“Quel che è emerso in Galles- dice il luogotenente generale americano Frederick Hodges è stata la determinazione dell’alleanza a garantire di poter scoraggiare l’aggressione russa. L’alleanza è piu’ che mai determinata nell’utilizzo dell’articolo 5 per la difesa collettiva, molto piu’ di quanto lo sia stata da tanto tempo”

Spiega l’inviato di Euronews Andrei Beketov al confine tra Polonia e Russia:
“Nella simulazione la controffensiva ha respinto l’aggresore e catturato i suo commando. La difesa han mostrato di essere pronta ad un conflitto tradizionale, e di prepararsi ad uno scenario asimmetrico di lotta alla guerriglia”.

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