E’ caos in Burkina Faso. Dopo l’assalto ai palazzi del potere, il Presidente Compaoré ha lanciato via radio lo stato d’emergenza e annunciato lo scioglimento del governo.
La mossa arriva al terzo giorno di violente proteste contro la proposta di legge che se approvata gli avrebbe consentito di restare al potere.
Gruppi di manifestanti anti governativi tengono sotto controllo le strade della capitale Ouagadougou
“Da questo momento, il Parlamento è sciolto…” afferma uno dei partecipanti alle proteste.
Ed è giallo anche sul ruolo dell’esercito, che secondo alcune testimonianze non si sarebbe opposto all’assalto al Parlamento e agli altri palazzi governativi.
Occupata dai manifestanti anche la sede della tv di stato, dalla quale il governo avrebbe diffuso la notizia del ritiro del progetto di legge.
“Questo è un messaggio ufficiale” ha detto una voce fuori campo su uno schermo nero “la proposta di riforma della costituzione è stata ritirata”.
Al potere da 27 anni Compaoré, che in un primo momento era dato in fuga dal Paese, avrebbe aperto in queste ore al dialogo con l’opposizione.
Dalla capitale, intanto, le proteste si sono estese anche a Bobo Dioulasso, seconda città del Paese, dove sono stati incendiati il municipio e la sede del governo locale.