Cresce il pressing sulla leadership militare che ha rilevato il potere in Burkina Faso, dopo la recente fuga del presidente Compaoré.
Per facilitare la mediazione, una delegazione della Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale si è recata a Ouagadougou.
Il colonnello Zida, ora al potere, aveva assicurato martedì il proprio impegno a una rapida transizione.
In assenza di concreti sviluppi, l’opposizione sembra però spazientirsi. E per quanto fiduciosa, gli lancia quello che assomiglia a un ultimatum: “Se non si arriva a una soluzione entro i prossimi 12 o 13 giorni – dice Rose Marie Compaoré, una delle sue esponenti – la gente tornerà in piazza. Il sacrificio di chi ha perso la vita nelle manifestazioni non deve essere invano”.
Almeno 10, secondo fonti mediche, le persone morte durante la sollevazione contro Compaoré. L’Unione Africana ha minacciato lunedì sanzioni se il potere non verrà rimesso ai civili entro due settimane. Di un anno la durata della transizione poi stimata dal presidente ghanese, che nel corso dei negoziati in Burkina Faso ha incontrato anche il colonnello Zida.