http://www.pupia.tv - Napoli. Le delegazioni di Uil, Cgil, Ugl e Cisl si sono dati appuntamento in piazza del Plebiscito davanti la Prefettura a protestare contro il Jobs Act e il decreto Poletti, primo stralcio del cosiddetto Jobs Act che, in materia di lavoro, riguarda le misure relative a contratto a tempo determinato, somministrazione a tempo determinato e apprendistato. Ma cosa più grave ha tolto la possibilità di continuare ad elargire la cassa integrazione.

«Più che contro il Jobs Act, che contiene una serie di buone intenzioni su cui si devono discutere decreti attuativi – ha dichiarato Anna Rea, segretario generale della Campania della Uil – la cosa grave è che nel mentre si faranno decreti per il Job Acts, Poletti già nel mese di agosto ha fatto un decreto, diventato legge, che ha cancellato la possibilità di poter elargire cassa integrazione, creando non pochi disagi alle aziende in crisi per le quali c’era un percorso di conversione e collocazione».

«Ma soprattutto la cosa ancora più grave – continua Rea – è che il decreto ha ridimensionato la cassa integrazione ponendo come tetto massimo fino a cinque mesi. Soluzione paradossale se si pensi ad un’azienda che vive una crisi di mercato o di ristrutturazione, in cinque mesi di certo non risolve il problema. Ma non solo, con Poletti sono stati eliminati qualsiasi sistema di ammortizzatori sociali che hanno rappresentato la possibilità di non far implodere il Paese così come successo in Grecia o in Spagna o altrove. Si tratta di una scelta del tutto irresponsabile».

Intanto i sindacati dinanzi a queste scelte e ad una crisi sempre più strutturale rimangono sul piede di guerra minacciando altri presidi arrivando persino a Roma. (11.11.14)