http://www.pupia.tv - Catania. L'attivita' di indagine ha consentito di accertare una rilevante bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale posta in essere dagli amministratori di quattro societa' catanesi, che hanno trasferito all'estero la proprieta' dei due hotel attraverso, spiegano gli investigatori, "un articolato sistema fraudolento sviluppatosi mediante la costituzione di nuove societa', il conferimento alle stesse di rilevanti patrimoni immobiliari e l'aumento di capitale sottoscritto da una societa' lussemburghese".
Il disegno criminoso, che ha quasi completamente svuotato la societa' catanese fortemente indebitata, si e' completato con il suo cambio di denominazione e il conseguente spostamento a Roma, dove e' stata dichiarata fallita con un passivo di oltre 25,6 milioni di euro. Tali condotte illecite sarebbero state agevolate dall'assoluta mancanza di controllo da parte dei componenti dei collegi sindacali delle societa' coinvolte, i quali sono chiamati a rispondere per lo stesso reato.
Gli approfonditi riscontri operati dalle Fiamme gialle etnee hanno consentito di ricostruire l'articolato sistema fraudolento, peraltro posto in essere quando gia' si era ampiamente manifestata l'insolvenza della societa' e di constatare che i vecchi amministratori catanesi hanno, di fatto, conservato la proprieta' e la gestione diretta dei due complessi alberghieri.
L'esistenza di consistenti debiti verso l'Erario e la strumentalita' dello spostamento verso la societa' lussemburghese delle due lussuose strutture ricettive erano gia' emerse nell'ambito di alcuni controlli effettuati dal Nucleo di polizia tributaria di Catania, che si sono conclusi con la contestazione di oltre 6,5 milioni di euro sottratti a tassazione.
Contestualmente al sequestro preventivo dei due hotel, gli investigatori hanno proceduto alla notifica dell'avviso di garanzia, per i reati di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, nei confronti di 15 persone fra rappresentanti legali delle societa' coinvolte e componenti dei collegi sindacali delle stesse. I due alberghi di lusso sequestrati continuano a essere operativi e, da oggi, saranno gestiti da un amministratore giudiziario gia' nominato dal Tribunale di Roma.
Il Nucleo della polizia tributaria di Catania ha anche eseguito un sequestro per equivalente, a carico dell'amministratore delegato della "Romano Palace srl", disposto dal gip del Tribunale di Catania, per un importo di circa 190 mila euro, nell'ambito di un procedimento penale per omesso versamento di ritenute fiscali dei lavoratori dipendenti relativo all'anno d'imposta 2011. In tale contesto, e' stato sottoposto a sequestro un immobile del valore di circa 200 mila euro in via Mario Rapisardi, a Catania. (19.11.14)