Chiusi i seggi in Tunisia, dove oggi si è votato per le prime elezioni presidenziali realmente democratiche della storia del Paese.
I risultati dello spoglio verranno resi noti entro un paio di giorni.
22 i candidati in lizza, ma la partita si gioca tra la stabilità, rappresentata dall’ottantasettenne Beji Caid Essebsi, in passato esponente del deposto regime del dittatore Zin el Abidin Ben Ali, e l’eredità della primavera araba che quel regime ha abbattuto, rivendicata dall’attuale presidente ad interim Moncef Marzuki.
La Tunisia è stato il primo Paese a dare il via, nel 2011, alla primavera araba che ha rovesciato i regimi della regione ed è l’unico nel quale il processo democratico è stato portato avanti senza gravi intoppi.
L’eventuale ballottaggio si terrà a fine dicembre.