Shinzo Abe è stato rieletto Primo Ministro del Giappone, ottenendo in Parlamento una maggioranza schiacciante, con ben 328 voti su 470, nella camera bassa. Un po’ meno netta la maggioranza nella camera alta: 135 voti su 240.
Il parlamento si è espresso dieci giorni dopo la vittoria del suo partito liberal-democratico alle elezioni anticipate, convocate dallo stesso Abe per consentire al suo governo di varare una serie di misure impopolari.
Abe ha conservato quasi tutti i ministri del governo uscente, con una sola eccezione. E tutti sono membri del partito del premier, tranne il ministro dei trasporti che è del Nuovo Komeito, piccolo partito alleato al governo.
Tra le probabili mosse del governo per i prossimi mesi c‘è un nuovo incremento dell’IVA, che era già stata alzata nello scorso aprile, nel tentativo di porre un freno all’altissimo debito, il più alto nelle grandi economie occidentali.
La cosiddetta Abenomics, una politica fatta di investimenti pubblici, stimolo finanziario, politica attiva della banca centrale e promesse di taglio del debito, non è finora riuscita a riportare il paese a ritmi di crescita accettabili.